«CATECHETICA ED EDUCAZIONE»
da oggi puoi scaricare il settimo numero!!!

La catechesi in Italia oggi

Il prossimo 50° anniversario del “Rinnovamento della Catechesi” (1970-2020), Documento Base della catechesi italiana, non può costituire l’occasione per una sua semplice celebrazione, perché le sue finalità pastorali obbligano sia gli studiosi sia soprattutto gli operatori nel campo della catechesi a un bilancio critico e coraggioso in vista di un rilancio nelle pratiche ecclesiali delle grandi prospettive che lo hanno caratterizzato.

Il 2020 per una felice coincidenza costituisce anche l’anno di chiusura degli orientamenti decennali che la Chiesa italiana aveva iniziato nel 2010 con il titolo di “Educare alla vita buona del Vangelo”. Il lavoro di riflessione con l’intermezzo del Convegno di Firenze, anche se passato in sordina, ha coinvolto le comunità locali a riflettere e operare nel difficile e complesso ambito dell’educazione, come la più alta missione della Chiesa.

Questa provvidenziale sintonia tra i due anniversari ha stimolato l’attenzione degli studiosi che sono responsabili di questa rivista che, senza casualità di sorta si intitola “Catechetica ed educazione”, a lanciare un laboratorio di riflessione che durerà fino al 2020; questo dibattito prende le mosse da questo numero monografico, che vuole far emergere anche ciò che è sommerso, in modo opportuno, con provocazioni esplicite, opinioni critiche, risonanze narrative e discussioni scientifiche, per aiutare maieuticamente la focalizzazione di tutti sul fortunato binomio: “Catechesi ed educazione in Italia oggi”.

L’architettura di questo numero monografico scaturisce anche dalla necessità di far parlare liberamente vari esponenti, che da estrazioni diverse e con compiti ecclesiali differenti, vogliono contribuire a esercitarsi in un apprendere ad apprendere dall’esperienza storica di questi “gloriosi anni postconciliari”. Grazie alla traduzione pastorale realizzata dal Documento Base, è stato compiuto il miracolo di una Chiesa che è sempre viva e sempre più in sintonia a livello ecumenico, interreligioso e interculturale e, quindi, protesa con fiducia e speranza verso il sempre giovane futuro ecclesiale. La Chiesa italiana riconosce nella catechesi e nella globalità delle buone pratiche educative il basamento sul quale si erge la sua missione evangelizzatrice inclusiva di tutte le sue mediazioni e funzioni ecclesiali. In questo senso, questo numero monografico rappresenta un piccolo sasso che gettiamo nel fluire di questo tempo ecclesiale per attirare l’attenzione di ognuno che esprima un minimo di buona volontà a contribuire a un bilancio critico e imparziale sulla storia postconciliare della catechesi italiana, lasciando libera la discussione e raccogliendo i tanti feedback che emergeranno dalla lettura di questa primizia di riflessione.

Quindi, il presente numero monografico costituisce un’opera aperta che si concluderà con la revisione e il completamento dei presenti contributi e di altri che potranno essere accolti, confluendo in una monografia finale nel prossimo anno 2020.  Inoltre, la globalità delle riflessioni contenute in questo numero monografico sostiene l’attuale ricerca catechetica sui catechisti italiani, realizzata per la prima volta in Italia con metodi misti su un campione nazionale, nel complesso lavoro di revisione teorica e metodologica.

La suddivisione in tre parti di questo numero monografico è stata pensata lungamente per il seguente scopo: provocare il dibattito e recepire le varie reazioni che ne verranno dalla discussione in forma privata (email, ecc.) e pubblica (seminari, convegni ecc.). La prima parte raccoglie gli interventi di Sette Esponenti di rilievo nel panorama pastorale e accademico italiano. I nomi dei vescovi Nosiglia, Semeraro, Galantino, Crociata ci riportano indietro nel tempo, ricordando il loro impegno profuso a beneficio della pastorale ecclesiale italiana e il loro apprezzato impegno per l’evangelizzazione, attraverso l’annuncio, la catechesi e l’educazione in seno alla CEI; completano questo quadro i proff. Moral, Bissoli e Meddi con tre contributi a caratura più storico-catechetica. Un secondo gruppo di studiosi attraversa alcune grandi piste della catechesi postconciliare che concernono il ruolo della Bibbia, la formazione, la comunità ecclesiale, il primo annuncio e il catecumenato, l’iniziazione cristiana, i catechisti e la loro formazione. Nei loro studi, riecheggiano i capitoli del Documento Base, che ancor prima della emanazione del Direttorio Catechistico Generale del 1971, scommettevano sui compiti del rinnovamento, come la sperimentazione del forte legame che unisce evangelizzazione-annuncio-catechesi, il soggetto ecclesiale, le fonti della catechesi, la catechesi degli adulti e le rinnovate metodologie. Il memorabile numero 200 del Documento Base fu la felice sintesi di questo nuovo cammino ecclesiale, affermando la primazia delle comunità ecclesiali in chiave storico-dinamica. L’odierna prospettiva dell’ecclesiologia dinamica di Evangelii Gaudium era prefigurata in quelle intuizioni enunciate già nel testo dei Vescovi italiani circa la costruzione di una mentalità di fede, la conversione missionaria della pastorale italiana, la comunione con la cultura contemporanea in fedeltà a Dio e all’uomo. Il terzo gruppo di questo numero è costituito da Giovani ricercatori di catechetica che rivedono attraverso le loro sensibilità e sotto la lente accurata degli studi accademici questa recente storia, proponendo tentativi creativi di questo bilancio, andando talvolta per intuito e per ipotesi di riflessione. La realizzazione di questo compito creativo completa quello della generazione dei precedenti gruppi e permette ai giovani studiosi di guardare la situazione attuale, valutando l’eredita passata per esprimere il sogno di una continuità dinamica e creativa. Il futuro della Chiesa italiana è fatto di persone concrete che vivono, soffrono e gioiscono per il dono di una comunione che non è facile da realizzare ma che è l’unica strada da seguire per giungere verso l’incontro con il Cristo presente nella storia dell’umanità.

L’impegno di riflessione incomincia con questo primo passo che attende risonanze dai racconti, soprattutto dalle storie sconosciute, trovate forse tra carte dimenticate o riesumate da un passato dimenticato. Togliere un po’ di polvere tra gli scaffali della memoria personale e comunitaria serve sia agli anziani che ai giovani che vogliono con forza risvegliare l’entusiasmo per una Chiesa dalle porte aperte, come Popolo di Dio, formato in profondità e che sicuro cammina sulle strade, talvolta tortuose, della nostra storia italiana.

I MEMBRI DELL’ISTITUTO DI CATECHETICA

catechetica@unisal.it