“La competenza riconsiderata. Ricerca Exallievi ICa (2000-2020)” il nuovo numero della rivista «CATECHETICA ED EDUCAZIONE»

Uno degli obiettivi del progetto strategico 2022-2027 dell’Università Pontificia Salesiana è quello di curare il contatto con gli ex-studenti (Progetto Strategico, Obiettivo 4). Quest’obiettivo è stato assunto e declinato in modalità differenti nelle cinque Facoltà della nostra istituzione. Nella Facoltà di Scienze dell’Educazione abbiamo implementato diverse iniziative per rinsaldare il contatto con chi ha studiato da noi; queste includono sia momenti di formazione e aggiornamento sia attività di monitoraggio dell’inserimento lavorativo. È importante sottolineare che in tutte queste attività abbiamo sempre cercato di coinvolgere gli ex allievi, ascoltando innanzitutto le loro esigenze e proposte.
Crediamo che questo contatto con i nostri studenti del passato sia di vitale importanza e di arricchimento reciproco. Da una parte la Facoltà può offrire a chi lavora sul campo occasioni di un aggiornamento rispetto alla formazione ricevuta durante gli anni di studio, dall’altra la Facoltà può comprendere come concretamente siano state impiegate le conoscenze e le competenze acquisite ricevendo così suggerimenti utili per la definizione dei propri profili professionali.
In questa linea si colloca anche la ricerca realizzata dall’Istituto di Catechetica (ICa).
Quanto presentato di seguito si pone in continuità con la tradizione dell’Istituto. L’ICa, nei suoi settant’anni di storia (1953-2023) si è ripetutamente impegnato in ricerche sul campo, in modo particolare nell’ambito specifico della Catechesi e dell’Insegnamento della Religione Cattolica. Dopo aver ultimato la Ricerca sui Catechisti in Italia con la pubblicazione del volume Catechisti oggi in Italia. Indagine Mixed Mode a 50 anni dal “Documento Base” (LAS, Roma 2021), l’Istituto ha svolto quest’indagine rivolta alle recenti generazioni di ex allievi (2000- 2020) per verificare la qualità del servizio reso ma anche per orientare la progettazione futura.
Centrale in questo senso è il concetto di “competenza”. Anche per quanto riguarda la catechesi e la catechetica come scienza che se ne occupa, si avverte la necessità di passare dalle conoscenze (Knowledge) e dalle abilità (Skills) in genere considerate non solo distinte, ma anche distanti e separate, all’acquisizione di competenze (Competences)3 che in quanto capacità complessive sono finalizzate all’unità di apprendimento e alla soluzione di problemi e criticità, e sono calibrate sulle situazioni reali da affrontare e centrate sull’unicità della persona. La Veritatis Gaudium sottolinea la necessità di questo cambio di paradigma:

Gli studi ecclesiastici non possono limitarsi a trasferire conoscenze, competenze, esperienze, agli uomini e alle donne del nostro tempo, desiderosi di crescere nella loro consapevolezza cristiana, ma devono acquisire l’urgente compito di elaborare strumenti intellettuali in grado di proporsi come paradigmi d’azione e di pensiero, utili all’annuncio in un mondo contrassegnato dal pluralismo eticoreligioso. Ciò richiede non solo una profonda consapevolezza teologica, ma la capacità di concepire, disegnare e realizzare, sistemi di rappresentazione della religione cristiana capace di entrare in profondità in sistemi culturali diversi. Tutto questo invoca un innalzamento della qualità della ricerca scientifica e un avanzamento progressivo del livello degli studi teologici e delle scienze collegate (VG 5).

In questa linea si pone la ricerca svolta, che aveva l’obiettivo di verificare se e fino a che punto l’offerta formativa curriculare dell’ICa abbia accompagnato gli allievi a conseguire le competenze necessarie, idonee allo svolgimento effettivo dei servizi nelle proprie realtà di origine, di riscontrare eventuali deficit o
carenze, di evidenziare eventuali forme di recupero da parte dei soggetti (supplementi di formazione o di autoformazione) e rilevare eventuali bisogni formativi da soddisfare in futuro e, infine, ipotizzare modalità di formazione ricorrente e permanente che possono essere garantite dallo stesso ICa. Per questo sono stati presi in considerazione i profili e le competenze che hanno contraddistinto le proposte formative che si sono susseguite dal 2000 in avanti e che tengono conto dell’evoluzione della collocazione dell’ICa, dapprima all’interno del Dipartimento di Pastorale giovanile e Catechetica (DPGC, fino al 2016) e poi nella Facoltà di Scienze dell’Educazione (FSE).

Scorrendo l’indice dei contributi presentati in questo numero monografico della rivista on line dell’ICa «Catechetica ed Educazione» sono evidenti due aspetti. Il primo: sono stati coinvolti molti docenti che provengono da discipline differenti sia nel campo delle Scienze dell’Educazione, della Comunicazione che
della Teologia; molti dei docenti hanno una lunga esperienza didattica nel curricolo di catechetica, la loro esperienza è stata messa a servizio della lettura del Report di ricerca. Il secondo aspetto da sottolineare è la circolarità tra dati empirici, prospettive teoriche e aspetti applicativi. Alla rigorosa indagine empirica
fanno seguito le diverse letture dei dati (sociologica, psicologica, biblica, teologica, pedagogica, comunicativa, metodologica e propriamente catechetica). Alla lettura della situazione fatta da prospettive differenti fa seguito un momento prospettico (la sezione Attinenze e sviluppi) e la ricaduta applicativa nella progettazione e verifica del curriculum.
Auspichiamo che l’iniziativa non sia estemporanea ma sproni a progettare forme di monitoraggio continuo degli sbocchi professionali dei nostri ex allievi.

L’augurio è, infine, che i contributi presentati possano essere di utilità per i docenti del curricolo in vista di un miglioramento continuo della didattica e per i lettori esterni al fine di una conoscenza sempre più approfondita di un modello formativo che da settant’anni prepara i futuri professionisti della catechetica in diverse nazioni.


Prof. Antonio Dellagiulia
Decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione
dellagiulia@unisal.it

ACCEDI ALLA RIVISTA ONLINE nella sezione “CATECHETICA ED EDUCAZIONE”

ALLEGATO:

CE-Anno IX Numero 2 – Agosto 2024

CATECHETICA ED EDUCAZIONE
Rivista «online» dell’«Istituto di Catechetica» della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma
«Catechetica ed Educazione» è una testata telematica, iscritta al Tribunale di Roma (registrazione n. 151/16 dicembre 2020), che persegue finalità culturali in ambito pedagogico-catechetico
Anno IX Numero 2 – Agosto 2024

Programma attività Ufficio per la Catechesi 2024-2025

Condividiamo alcune iniziative promosse dall’ufficio della catechesi della Diocesi di Roma in vista del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025.

La Catechesi propone i seguenti itinerari di formazione per tutti i catechisti.

• Corso di formazione base

(da giovedì 26 settembre a sabato 30 novembre 2024, in modalità “mista”)

Proponiamo un percorso di nove incontri online (su piattaforma Cisco Webex), ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 22.30, con tre mezze giornate in presenza (di sabato, dalle ore 9.30 alle ore 13.15). È un percorso di base, adatto anche a chi non abbia ancora maturato esperienza come catechista, ed è pensato come formazione essenziale per tutti i catechisti delle parrocchie della nostra Diocesi di Roma.

Questi sono i principali argomenti che toccheremo nel corso, che avrà carattere sia contenutistico che metodologico: la catechesi dell’I.C.; il metodo e il destinatario della catechesi; il coinvolgimento delle famiglie nella catechesi; educare all’ascolto della Parola e alla Preghiera; introdurre alla vita comunitaria (con particolare attenzione a inclusione e disabilità); progettare la catechesi; i sacramenti dell’I.C. e della Confessione.

I primi due incontri in presenza del sabato mattina (19 ottobre e 16 novembre) si svolgeranno presso la Parrocchia San Gregorio Barbarigo (Via delle Montagne Rocciose 14 – 00144 Roma) e daranno la possibilità di vivere concretamente le dinamiche della catechesi. Nell’ultimo incontro in presenza di sabato 30 novembre, a conclusione del corso, invece, faremo esperienza di celebrazione della Santa Messa mistagogica (il luogo per questo incontro lo indicheremo più avanti).

Di seguito il calendario completo dell’itinerario formativo di base:

– incontri online: 26 settembre; 3, 10, 17, 24 ottobre; 7, 14, 21, 28 novembre;

– incontri in presenza: 19 ottobre; 16 e 30 novembre.

• Corso di formazione biblica: “Le parabole di Gesù

(da martedì 26 novembre a martedì 17 dicembre 2024, in modalità online)

Proponiamo un percorso di quattro incontri online (su piattaforma Cisco Webex), ogni martedì dalle ore 21.00 alle ore 22.30, che vedrà affrontare alcune delle parabole di Gesù narrate nei Vangeli. È un percorso proposto come approfondimento per tutti i catechisti delle parrocchie della nostra Diocesi di Roma.

• Corso di formazione permanente: “Arte e fede a Roma

(da giovedì 6 febbraio a sabato 15 marzo 2025, in modalità “mista”)

L’anno del Giubileo è caratterizzato dall’esperienza del pellegrinaggio nelle Basiliche romane. Il corso approfondirà il rapporto tra arte e catechesi, e presenterà le possibilità che alcuni luoghi di Roma offrono per fare catechesi. Il percorso è costituito da sei incontri online (su piattaforma Cisco Webex), ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 22.30, con tre mezze giornate in presenza (di sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.30) nelle quali avremo l’opportunità di recarci in diversi luoghi (che indicheremo più avanti) della nostra città di Roma.

Di seguito il calendario:

– incontri online: 6, 13, 20, 27 febbraio; 6, 13 marzo;

– incontri in presenza: 15 febbraio; 1° e 15 marzo.

Per partecipare: dal 9 settembre p.v. potete segnalare l’adesione tramite mail (al seguente indirizzo di posta elettronica: ufficiocatechistico@diocesidiroma.it), specificando nome, cognome, e-mail, parrocchia di appartenenza e relativo percorso formativo a cui si intende partecipare. È possibile partecipare a tutte le iniziative, o ad una sola di esse.

Tutte le proposte, distinte tra loro, sono completamente gratuite. Fin da ora, informiamo che gli incontri online di tutti i percorsi proposti saranno registrati attraverso la piattaforma Cisco Webex (che è possibile scaricare gratuitamente sul proprio dispositivo): ci sarà, quindi, la possibilità di poterli rivedere. NON è previsto il rilascio di alcun attestato di partecipazione e/o frequenza per nessun percorso di formazione.

Inoltre, di seguito altri tre momenti già programmati (più avanti, forniremo maggiori dettagli, anche inerenti al luogo dove verranno svolti):

• Assemblea diocesana dei catechisti, sabato 8 febbraio 2025, dalle ore 9.30 alle ore 13.00;

• Incontro su “Catechesi e disabilità, sabato 29 marzo 2025, dalle ore 10.00 alle ore 12.30;

• Incontro di formazione per i catechisti dei battesimi, sabato 10 maggio 2025, dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

Infine, vi segnaliamo una ulteriore occasione di formazione in vista del Giubileo: un corso presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ecclesia Mater” su “Storia della Chiesa di Roma e dei Giubilei attraverso l’arte”, tenuto da Mons. Andrea Lonardo durante il primo semestre. Il corso mira a far acquisire conoscenze fondamentali sulla storia della Chiesa di Roma attraverso l’arte. Le lezioni saranno in modalità mista (in presenza e online) e si terranno il venerdì alle ore 16.40.

Per info e costi (è un corso accademico e prevede una tassa di iscrizione, ridotta per i catechisti) scrivere direttamente a: formazione.ecclesiamater@diocesidiroma.it. In risposta, si riceveranno le informazioni necessarie per la procedura di iscrizione.

In ultimo, anche se il periodo non rientra nell’anno pastorale 2024/2025, vogliamo fin da ora informarvi che dal 26 al 28 settembre 2025 si terrà il GIUBILEO DEI CATECHISTI: sul sito dedicato (https://www.iubilaeum2025.va/it.html) trovate tutte le informazioni relative al Giubileo Ordinario dell’Anno 2025. Eventuali iniziative a livello diocesano verranno comunicate, nel caso, successivamente.

Cogliamo l’occasione per comunicare che l’Ufficio riprenderà la normale attività dal 9 settembre 2024: infatti, da questa settimana saremo impegnati nella preparazione prossima dello Stage di formazione residenziale per tutti i catechisti che si svolgerà dal 5 all’8 settembre ad Assisi.

Auguriamo a tutti un buon proseguimento di riposo estivo, nella memoria di Sant’Agostino, Vescovo e Dottore della Chiesa. A presto!

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Ufficio per la Catechesi del Vicariato di Roma

Terzo piano del Palazzo Apostolico Lateranense

Piazza San Giovanni in Laterano, 6 – 00184 Roma Tel.: 06.698.86301; 06.698.86521

e-mail: ufficiocatechistico@diocesidiroma.it sito: www.diocesidiroma.it/catechistico

Fb: Ufficio Catechistico Roma Canale YouTube: Ufficio Catechistico di Roma Official

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A Face Brasileira da Catequese

Autor: Pe. Dr. Luiz Alves de Lima, sdb

Nell’opera “Il volto brasiliano della catechesi”, il Padre Dott. Luiz Alves de Lima ripercorre i cammini della catechesi in Brasile. Il libro presenta il processo storico del movimento catechistico brasiliano a partire dagli anni Quaranta, mostrando i tratti e la fisionomia della catechesi brasiliana attraverso lo studio di avvenimenti, persone, documenti ufficiali, altra bibliografia specializzata in relazione alla catechesi, alle dottrine e all’agire di tutta la Chiesa in Brasile, cercando di educare alla fede i suoi destinatari: adulti, giovani, bambini.

Luiz Alves de Lima (Brasile)

Salesiano (SDB) presbitero e dottore in Teologia Pastorale Catechistica, è consulente per la catechesi alla CNBB e al CELAM. Membro fondatore della SCALA (Società dei Catechisti Latinoamericani) e della SBCat (Società Brasiliana dei Catechisti), è professore emerito l’UNISAL di San Paolo (Brasile) – Campus Pio XI (Curriculo di Teologia). Ha insegnato in diversi centri studi del Brasile e in altri paesi dell’America Latina. È stato per molti anni redattore della «Revista de Catequese». Ha collaborato alla stesura di numerosi documenti della CNBB sulla catechesi e ha preso parte al Sinodo dei Vescovi del 2012 in Vaticano, in qualità di consultore. Ha ricevuto il Dottorato “Honoris Causa” in Pedagogia dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana (Roma) e nel 2018 l’onorificenza dalla CNBB per i 40 anni di insegnamento teologico catechetico in tutto il Brasile e nelle nazioni latino-americane. Le sue pubblicazioni sono innumerevoli tra monografie, volumi in collaborazione, voci in enciclopedie e dizionari, contributi in diversi Atti di Congressi Nazionali ed Internazionali, articoli in numerose riviste. Tra le più consistenti e recenti, sono da segnalare: Catequese Evangelizadora, Edições CNBB, Brasilia 2014; A catequese do Vaticano II aos nossos dias. A caminhada de uma catequese a serviço da Iniciação à Vida Cristã, Paulus, São Paulo 2016; A face brasileira da catequese: estudo histórico-pastoral do movimento catequético brasileiro das origens ao documento “Catequese Renovada”, Editora Santuário, Aparecida (SP) 2024. Oltre agli articoli pubblicati in «Revista de Catequese» (Brasile) vi sono contributi di riflessione in: «Anatéllei» (Argentina), «Atualidade Teológica» (Brasile), «Catechesi» (Italia), «Catechetica e Educazione» (Italia, on line), «Catequetica»  (Spagna), «Catequesis Latinoamericana» (Paraguay), «Catecheticum» (Cile), «Catequesis en la diversidad» (Argentina), «Christus» (Messico), «Convergência» (Brasile, CRB), «Cuestiones Teológicas» (Colombia), «Didascália» (Argentina), «Encontros Teológicos» (Brasile),  «Grande Sinal, Horizonte Teológico» (Brasile),  «Katechesa» (Croazia), «Medellín» (Colombia), «O São Paulo» (Brasile), «Palavra Viva» (Brasile), «Perspectiva Teológica» (Brasile), «Presença Marista» (Brasile), «REB» (Brasile), «Redemptoris Missio» (Roma, Vaticano), «Revista Ecoando» (Brasile), «Revista de Ciencias Religiosas» (Cile), «Rogate» (Brasile), «Teología y Catequesis» (Spagna), «Vida Pastoral»  (Brasile).

Simposio Internazionale di Catechetica

La dimensione educativa della catechesi

8 – 9 novembre 2024 in Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 – 00139 Roma (RM) Italia

L’Istituto di Catechetica (ICa), la cui nascita risale all’A.A. 1953/54, festeggia il suo 70° di vita. Nel 2023, tra le tante iniziative ordinarie e straordinarie, la rivista on line “Catechetica ed Educazione” ha pubblicato diversi contributi che nel loro insieme fanno memoria dei settant’anni di vita e di attività dell’ICa, in particolare dell’ultimo ventennio.
Richiamando il Convegno in occasione del 60° (15-16 maggio 2015) imperniato sul tema della catechesi come comunicazione nell’era digitale e del conseguente “cambio di paradigma”, il Simposio dell’8-9 novembre 2024 intende soffermare l’attenzione sulla dimensione educativa della catechesi.

Alcune informazioni importanti:

La scadenza delle prenotazioni al Simposio è il 15 settembre 2024

L’eventuale rimborso dei costi avverrà al termine dell’evento

Per ulteriori informazioni chiamare al: 375.6427896

Scarica il dépliant:

Notizie del Simposio

Fede e catechesi in Europa: possibili sentieri

Autore: Équipe Europea di Catechesi
A cura di: Giuseppe Biancardi e Salvatore Currò

Il testo raccoglie gli Atti del Congresso che l’Équipe Europea di Catechesi ha tenuto dall’1 al 6 giugno 2022 a Bruxelles. L’associazione è nata dalla spontanea iniziativa di un gruppo di catecheti europei in margine al I Congresso catechistico internazionale tenutosi a Roma nel 1950, in occasione dell’Anno Santo. I membri si incontrano con cadenza biennale per riflettere su tematiche attinenti alla catechesi con particolare riferimento al Vecchio continente.
Tema dell’incontro è stato L’inserimento profetico della fede nella cultura europea postmoderna, in dialogo con il Direttorio per la catechesi del 2020. Gli interventi pongono in luce, di volta in volta, i punti-forza su cui la Chiesa dovrebbe concentrare la sua attenzione per far risuonare efficacemente, anche oggi, il Vangelo.

Data di pubblicazione: 09/02/2024
Lingua: Italian
Pagine: 192
Editore: ELLEDICI

Cod: 06896
Codice EAN: 9788801068962

Artefici della propria vita. Il “progetto di vita” nelle persone con disabilità

Il nuovo numero della rivista «CATECHETICA ED EDUCAZIONE»

Editoriale:

La L. 227 del 22 dicembre 2021 dello Stato italiano parla del “progetto di vita”, qualificandolo con gli aggettivi individuale, personalizzato e partecipato. Basandosi sui princìpi di autodeterminazione e di non discriminazione, la normativa restituisce alla persona con disabilità, nel limite del possibile, il diritto di elaborare un progetto di vita «diretto a realizzare gli obiettivi […] secondo i suoi desideri, le sue aspettative e le sue scelte» (punto c, §5) e prevede l’individuazione di «figure professionali aventi il compito di curare la realizzazione del progetto, monitorarne l’attuazione e assicurare il confronto con la persona con disabilità e con i suoi referenti familiari, ferma restando la facoltà di autogestione del progetto da parte della persona con disabilità» (punto c, § 11).
Da quest’importante testo legislativo prende spunto la riflessione proposta nel presente numero di Catechetica ed Educazione. Quello del “progetto di vita” è un elemento esistenzialmente determinante ed educativamente rilevante. Qui s’intende precisare e approfondire questo concetto complesso e carico di implicanze, non privo di ambiguità, oggetto di studio specialistico da svariati punti di vista. Si è pure consapevoli che le criticità insite nella nozione “progetto di vita” si acuiscono quando questa si applica al mondo della disabilità.

Il fascicolo è articolato in due parti: la prima contiene degli studi sul “progetto di vita”, dal punto di vista antropologico, pedagogico, psicologico e legislativo, cui si aggiungono delle riflessioni di natura teologica riguardanti gli ambiti biblico, catechetico-pastorale e spirituale; la seconda offre una rassegna di ambienti di vita in cui si accompagnano le persone con disabilità a realizzare, nel limite del possibile, il loro progetto di vita.
Rientra nella prima sezione il contributo di Annalisa Caputo, Progetto di vita o trame di vita? Dalla soggettività progettuale all’intreccio di storie. La filosofa, rifacendosi soprattutto al pensiero di Heidegger e Ricoeur, s’interroga sulla possibilità stessa di elaborare un progetto di vita da parte delle persone con disabilità intellettiva e giunge a postulare la necessità di un cambio di paradigma, fondato non tanto sulla categoria di “progetto” ma su un modello antropologico che privilegi la narrazione e l’intreccio di storie.

I due articoli successivi esplorano il tema del progetto di vita dal punto di vista psico-pedagogico. Roberto Franchini, nel suo Artefici della propria vita. Riflessioni pedagogiche sul “progetto di vita”, parte dagli interrogativi: a chi spetta elaborare il progetto di vita? Come intervenire per far sì che la persona con disabilità sia realmente “artefice” della costruzione della propria esistenza? Il concetto chiave è quello di “autodeterminazione” – da non confondersi con indipendenza – che va considerata come criterio d’azione per gli operatori: essa, infatti, è un diritto basilare di ogni persona, comprese quelle che manifestano disturbi del neurosviluppo. Sulla base di tale convinzione, vengono fornite indicazioni pedagogiche utili per la promozione umana e spirituale dei membri più vulnerabili delle comunità.

A sua volta, lo psicologo Joseph Jeyaraj Swaminathan, Formulating an Age-related Life Project for a Fulfilled Life, offre un’ampia riflessione che, andando oltre lo specifico ambito delle persone con disabilità, prende in esame il complesso rapporto tra lo sviluppo del progetto di vita nelle diverse età e la qualità di un’esistenza pienamente realizzata.
Quindi, Maria Luisa Scattoni, Laura Maria Fatta e Francesca Fulceri, dirigente e ricercatrici del Servizio di coordinamento e supporto alla ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, avvalendosi delle competenze maturate dal loro osservatorio privilegiato, presentano in maniera dettagliata e tecnica ciò che viene affermato circa gli Elementi prioritari del progetto di vita nella “Linea guida sulla diagnosi e trattamento del disturbo dello spettro autistico negli adulti”.
Segue una serie di studi di natura teologica. Il primo, di Francisco José Enríquez Zulaica, “Para que tengan vida en abundancia” (Jn 10,10). El proyecto de vida en las páginas de la Sagrada Escritura, mette in rilievo come nella Bibbia, pur non comparendo in forma esplicita il concetto di “progetto di vita” così com’è
inteso oggi, ci sia un continuo riferimento al progetto di salvezza di Dio con la corrispondente necessità e responsabilità da parte delle creature di aderirvi o meno.

Di taglio squisitamente catechetico è poi l’articolo di Salvatore Soreca, L’attenzione alle persone con disabilità nel progetto personale formativo del catechista. Dopo aver descritto il dispositivo autoformativo ormai diffuso in diverse regioni italiane, imperniato su cinque macro-competenze qualificanti l’identità e l’azione dei catechisti, l’autore si sofferma a riflettere su come favorire attraverso il suo utilizzo una mentalità inclusiva negli operatori pastorali.

L’ultimo studio affronta il tema delicato dell’accompagnamento alla morte. Il Rev. Bill Gaventa, esperto in teologia della disabilità, nel suo Accompanying Persons with Disabilities and their Friends throug Grief, Loss, and End of Life, elenca una serie di principi che possono orientare l’affiancamento delle persone con disabilità e i loro amici che attraversano la sofferenza e sperimentano la perdita di persone care e la fine della vita.

Un secondo blocco tematico è dato dagli ambiti esistenziali in cui può definirsi il “progetto di vita”. Tra i vari possibili, ne sono stati individuati cinque. Per ciascuno di essi, accanto a una riflessione più generale, vengono indicate delle “buone pratiche” che esemplificano quanto di bene si stia facendo sul territorio
nazionale da parte di istituzioni e persone di buona volontà a favore della realizzazione del “progetto di vita” delle persone con disabilità.

Bruno Bignami, Il lavoro è un progetto di vita. Quando disabilità e dignità fanno rima, affronta il grande tema del lavoro: se, almeno parzialmente, sono state eliminate molte barriere architettoniche, ora il grande sforzo da fare – molto più complesso, come mostra l’esperienza – è di abbattere quelle sociali.
Domenico Fidanza, Scuola Cattolica e inclusione. L’esperienza della “Sacra Famiglia di Nazareth”, riflette sull’importanza educativa dell’istituzione scolastica, al cui interno i minori e i loro formatori trascorrono gran parte delle loro giornate. Egli presenta come modello significativo e riuscito ciò che viene realizzato in una realtà scolastica del suo Ordine di appartenenza.
Giampaolo Mattei, “Forse ce la posso fare anch’io”. Lo sport nella vita delle persone con disabilità?, attraverso il racconto suggestivo dell’esperienza di persone con disabilità che sono diventate atleti e campioni paralimpici, esamina l’apporto che lo sport può offrire alla qualità della vita delle persone con disabilità. Una significativa retrospettiva informa pure sul rapporto tra il mondo dello sport e la Santa Sede.

Al recente rilancio del turismo religioso, fenomeno in grande espansione, è dedicato il contributo di Fernanda Cerrato, Turismo religioso accessibile: la bellezza per tutti! Non più considerato un bene di lusso, ma diritto per tutti ed esperienza umanizzante, il turismo religioso segue oggi logiche assai differenti rispetto al passato e può diventare per la Chiesa una “nuova” occasione di annuncio.
Nell’articolo si suggeriscono alcune attenzioni utili per accogliere al meglio anche le persone con disabilità, che in numero sempre maggiore usufruiscono di questa opportunità di crescita.

Chiude la rassegna la descrizione di quanto viene realizzato in una Residenza Sanitaria per Disabili (RSD). Maria Luisa Galli, La gioia di volersi bene. L’esperienza di Casa “Amoris Laetitia” (Bergamo), presenta una realtà – ordinariamente pensata come un luogo di sofferenza perché accoglie figli con patologie gravissime, spesso con esito infausto – dove la prossimità amorosa di coloro che la abitano trasforma la residenza in un luogo in cui si ravviva di continuo la speranza, dove la morte non ha l’ultima parola.

I MEMBRI DELL’ISTITUTO DI CATECHETICA
catechetica@unisal.it

Scarica numeri:

A 70 anni dall’inizio della Catechesi del Buon Pastore

Abbiamo il piacere di invitarvi all’incontro promosso dall’Ufficio catechistico della diocesi di Roma in occasione dei 70 anni della catechesi del Buon Pastore.

La Catechesi del Buon Pastore è un approccio all’educazione religiosa dei bambini basato sui principi dell’educazione di Maria Montessori, sviluppato a Roma principalmente da Sofia Cavalletti e Gianna Gobbi negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. Attualmente il punto di riferimento è Francesca Cocchini (presente all’evento).

La Catechesi del Buon Pastore si concentra sull’ambiente preparato, che è un ambiente educativo ricco di materiali simbolici e liturgici che i bambini possono manipolare ed esplorare. Gli educatori facilitano questo processo, ma lasciano spazio ai bambini per seguire i loro interessi e scoprire la loro relazione con Dio in un ambiente che rispecchia la natura della chiesa e della liturgia. I principali elementi della Catechesi del Buon Pastore includono la Parola di Dio, la preparazione degli ambienti, l’osservazione dell’educatore e il rispetto per il ritmo individuale di ciascun bambino nel suo sviluppo spirituale.

Questo approccio si è diffuso in molte comunità cristiane e ha guadagnato popolarità per la sua capacità di coinvolgere i bambini in modo profondo e significativo nella loro fede.

70 anni catechesi Buon Pastore

Resilienza e speranza cristiana. L’educazione religiosa come fonte essenziale di ispirazione in tempi di crisi

XXI Forum EuFRES (Poprad, 3-7 aprile 2024)

Si è svolto a Poprad (Slovacchia) il XXI Forum europeo sull’educazione religiosa nelle scuole (EuFRES) sul tema Resilienza e speranza cristiana. L’educazione religiosa come fonte essenziale di ispirazione in tempi di crisi (3-7 aprile 2024). Hanno partecipato all’evento una quarantina di docenti universitari di pedagogia religiosa e catechetica provenienti da diverse nazioni europee. Il gruppo più nutrito è stato quello polacco; erano poi presenti rappresentanti dell’Austria, Croazia, Germania, Italia, Repubblica Ceca; Slovacchia; Slovenia; Spagna. Per l’Istituto di Catechetica era presente il prof. Ubaldo Montisci. Le giornate erano organizzate intorno a una conferenza mattutina con, a seguire, dei lavori per gruppi linguistici e, nel pomeriggio, la presentazione della situazione dell’insegnamento religioso nelle diverse nazioni e di buone pratiche per quanto riguarda la resilienza. Ampi spazi di dialogo informale, delle uscite in luoghi culturalmente e artisticamente significativi, hanno garantito un clima di fraternità che ha dato ulteriore qualità all’esperienza.

In estrema sintesi, dall’insieme dei lavori si può riassumere il compito dell’IRC intorno ai seguenti principi: controverso; critico; costruttivo; che prende posizione; partecipativo e pratico.

Per gentile concessione dell’EuFRES, possiamo offrire ai lettori di RPR il discorso introduttivo del Presidente EuFRES, Roman Buchta (file 0); la relazione di Zbigniew Formella (file 0); le diapositive della conferenza on line di Claudia Gärtner (file 0 formato PDF); gli interventi che presentano le situazioni dell’insegnamento religioso nelle varie nazioni (file 1-6) e le buone pratiche che riguardano la resilienza ma non solo (file (7-13). Chiude la rassegna un breve contributo con alcune indicazioni storiche sull’EuFRES (file 14).

Le relazioni sono state fatte nella lingua madre dei relatori. Qui presentiamo la versione italiana e inglese. I testi non sono stati rivisti e risentono dei limiti delle traduzioni digitali. Ci scusiamo per le eventuali imprecisioni.

Programma EuFRES

14. La breve storia di EuFRES (AThF)

0. Gaertner

0. Buchta it     0. Buchta En

0. Formella it    0. Formella eng

1. Borda it     1. Borda eng

2. Polak it

3. Genčúrová it    3. Genčúrová EN

4.Vodičar-Kraner it     4. Vodičar-Kraner

5. Labendowicz eng

6. Wierzbicki ita      6. Wierzbicki eng

7. Blaščíková it       7. Blaščíková eng

8. Kicinski – ita    8. Kicinski – eng

9. Kielian ita       9. Kielian eng

10. Kubiak_it      10. Kubiak_ENG

11. Ana Thea Filipović – Text EN       11. Ana Thea Filipović it

12. Osewska ital      12. Osewska eng

13. A. Zellma. R. Czerwiński. ENG

per gli studenti di lingua inglese questo manuale recente (con un contributo su Religious Education), è disponibile gratuitamente (grazie al supporto della Chiesa Evangelica tedesca):

https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/9783110618150/html

Qualche scatto:

Il carisma e la passione per la catechesi di San Cesare de Bus

L’Istituto di Catechetica organizza, il 12 aprile alle ore 15, un pomeriggio di studio e approfondimento dal titolo: “Il carisma e la passione per la catechesi di San Cesare de Bus: le Istruzioni familiari tra memoria e attualità prospettica”.

 

 

Cesare De Bus nacque a Cavaillon, nei pressi di Avignone, il 3 febbraio 1544. Era il settimo di tredici figli. Passò la gioventù tra gli ufficiali di Carlo III e la corte reale, lontano dalla pratica religiosa. La conversione avvenne nel 1575, anche grazie alla preghiera e alla penitenza di due umili persone, Antoinette Revillande e Louis Guyot. Fu decisivo nel suo cambiamento il ruolo dei suoi direttori spirituali, prima il gesuita padre Piquet, poi il vescovo diocesano, che lo incaricò di predicare alla gente più umile e bisognosa. Nel 1582, trentottenne, fu ordinato sacerdote, assumendo il ruolo di canonico della cattedrale di Avignone. Nel 1592 intorno a lui si venne a formare una famiglia di sacerdoti che l’aiutarono nell’insegnamento del catechismo: era l’avvio della congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, detti Dottrinari. Gli ultimi anni della sua vita furono contrassegnati da gravi prove morali, come l’abbandono da parte di alcuni dei primi compagni, e dalle malattie, tra cui la cecità. Morì ad Avignone il 15 aprile 1607, domenica di Pasqua. Fu beatificato da san Paolo VI il 27 aprile 1975. Il 26 maggio 2020 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto relativo a un terzo miracolo per sua intercessione, dopo i due necessari all’epoca per la beatificazione, aprendo quindi la via alla sua canonizzazione, poi celebrata il 15 maggio 2022. I suoi resti mortali sono venerati nella chiesa di Santa Maria in Monticelli a Roma, mentre la sua memoria liturgica cade il 15 aprile, giorno della sua nascita al Cielo.

Programma

Modera: Don Giuseppe Ruta, Direttore ICa