La scelta conviviale. Cittadinanza elegante e felicità sociale

Penso che oggi “essere umani” e “fare comunità” siano le scommesse più importanti che ciascuno è chiamato a cogliere nel corso della propria vita e che rendono ciascuno attore protagonista contemporaneo e conspaziale con tutti coloro che si muovono sul palcoscenico del mondo.

 

Inizia così il saggio di Gionatan De Marco, con un obiettivo preciso e molto chiaro: il raggiungimento di una cittadinanza elegante e di una felicità conviviale.

Per ottenere questi due obiettivi la prima cosa da fare è riappropriarsi del tempo, perché il tempo è un diritto che deve essere concesso a tutti. Deve essere considerato come un patrimonio personale e collettivo e di conseguenza opportunità di futuro. In una società che richiede di essere il più performativa possibile e che cerca di ridurre il nostro tempo privato, questo libro ha un punto di vista contrario e contrastante. L’Autore vede il tempo come un bene comune e quindi garanzia di uno spazio personale in cui potersi esprimere al meglio.

L’Autore in modo chiaro ed esaustivo spiega punto per punto quali sono i valori su cui devono basarsi la cittadinanza generativa e la felicità sociale, e lo fa volgendo lo sguardo al passato, scomodando quella civiltà che sta alla base dell’attuale società moderna: l’antica e gloriosa Roma.

Il lettore avrà così il privilegio di ripercorre tutte le virtù fondanti dell’antica Roma: dalla fides alla pietas, dalla virtus all’humanitas, declinati anche e soprattutto in chiave moderna.

I capitoli del libro si susseguono uno dietro l’altro in modo progressivo, prendendo per mano il lettore e cercando di spiegare quali sono le tappe fondamentali per poter avere un orizzonte sociale diverso, migliore del presente.

Dalla teoria si passa, pagina dopo pagina, alla pratica con l’individuazione degli attori che potranno essere in grado di attuare ciò che nella prima parte del libro è stato solo teorizzato.

La figura del conviviality designer – colui che ritaglia del tempo nei tempi di una comunità, per costruire e consolidare relazioni, per permettere alle persone di conoscersi, per capirsi, fare esperienze insieme, mettersi alla prova, affrontare e risolvere problemi e conflitti, in processo comunicativo autentico, fatto di fiducia e reciprocità – occupa tutta la seconda parte del libro così da rendere completo e chiaro il pensiero presentato inizialmente.

La scelta conviviale di Gionatan De Marco è un saggio che aiuta a comprendere meglio l’attuale complessità moderna. Lo fa in modo chiaro e accessibile, dando degli spunti di approfondimento che possono essere affrontati in gruppo ma anche singolarmente.

Affrontare la complessità sociale odierna è un passaggio fondamentale per riuscire a scorgere un orizzonte nuovo e necessario per il futuro delle nuove generazioni.

 

La scelta conviviale. Cittadinanza elegante e felicità sociale

Gionatan De Marco

In libreria il 03.02.2023

 

 DATI LIBRO

AUTORE: Gionatan De Marco

TITOLO: La scelta conviviale. Cittadinanza elegante e felicità sociale

COLLANA: Attraverso

PAGINE: 160

PREZZO: 13,00 €

ISBN: 9788832713725

 

Editrice Ave -Faa

Marketing – Promozione

Via Aurelia 481 – 00165 Roma

Tel. 06-66132341

­www.editriceave.it

Educare istruendo

Il Rapporto Delors insiste perché sia affermato il primato dell’educazione e perché l’educazione sia messa al centro della società, della convinzione che scegliere un modello di educazione vuol dire scegliere un modello di società.

Qual è il compito specifico della scuola?

Questa domanda veniva posta nel 1996 dalla Commissione dell’UNESCO, coordinata da Jaques Delors, e affrontata nel famoso rapporto Delors. Sono passati ventisei anni da quella data e ancora si parla di come riformare la scuola e quale sia il suo compito specifico.

Da questa riflessione prende le mosse il libro del Prof. Lino Prenna Educare istruendo, arricchito dalla Prefazione di Luciani Caimi e dalla postfazione di Lorenzo Pellegrino, e che propone una precisa idea di come dovrebbe essere la scuola.

Scuola e società sono un tema, da sempre, di grande attualità. Argomento di cui la pedagogia si è occupata e su cui grandissimi studiosi, come John Dewey, si sono espressi prendendo una posizione netta. Scuola e società non possono essere separati, in quanto sono profondamente collegati.

L’Autore riesce a tracciare le linee guida di una teoria e pedagogia della scuola, raccogliendo degli interessanti spunti per guardare al futuro.

L’ultimo capitolo è interamente dedicato alla scuola cattolica e alla necessità di ripensarla strutturalmente nel rapporto stretto tra fede e materie da insegnare. La scuola cattolica deve sentirsi impegnata nel contribuire all’educazione dell’uomo e quindi del cittadino.

Educare istruendo è un cammino da percorrere per porsi delle domande sulla scuola come istituzione. Un libro dedicato principalmente agli insegnati che sono il motore di questa istituzione, da sempre impegnati dell’affinare le proprie competenze culturali, disciplinari e didattiche.

L’obiettivo è sempre lo stesso: formare giovani menti che un giorno diventeranno dei cittadini consapevoli e attivi.

 

Lino Prenna ha compiuto gli studi di Teologia, nella Pontificia Università Gregoriana, e di Filosofia, nell’Università di Genova. Ordinario di Filosofia dell’educazione, è stato presidente dei corsi di laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università di Perugia. Studioso di Pedagogia scolastica, ha elaborato una teoria dell’istruzione religiosa a scuola, esposta nel saggio Dio fece tra anelli. Le religioni a scuola (Aliseicoop, Todi 2016) e declinata in unità tematiche nel manuale Immagini dell’invisibile. Il linguaggio culturale della religione (Aliseicoop, Todi 2014). Tra le ultime pubblicazioni: Un nuovo umanesimo europeo. Popoli, religioni, culture (Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2020) e Dal cattolicesimo democratico al nuovo popolarismo. Sui sentieri di Francesco (il Mulino, Bologna 2021).

 

DATI LIBRO

AUTORE: Lino Prenna

TITOLO: Educare istruendo. Un’idea di scuola

COLLANA: Educare oggi

PAGINE: 112

PREZZO: 13,00 €

ISBN: 9788832713084

 

Contatti

Lucia Pasquini

Editrice Ave -Faa

Marketing – Promozione

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Giovani, fede, multimedia

di: Paola Zampieri

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Realtà giovanile, linguaggi multimediali, comunicazione della fede: si costruisce sull’intreccio di queste tre dimensioni il libro Giovani, fede, multimedia. Evangelizzazione e nuovi linguaggi, a cura di Assunta Steccanella e Lorenzo Voltolin, con prefazione del sociologo Fausto Colombo, Università Cattolica del Sacro Cuore, nuova uscita nella collana Sophia della Facoltà teologica del Triveneto in coedizione con Edizioni Messaggero Padova.

La riflessione nasce all’interno di un laboratorio teologico-pastorale condotto nella stessa Facoltà per indagare una variabile determinante introdotta dalla pandemia di Covid nel panorama della comunicazione: lo spazio digitale come dimensione ormai imprescindibile.

Di qui la ricerca, sviluppata da una decina di autori, ha approfondito alcuni aspetti dei linguaggi multimediali, avvicinati nelle loro peculiarità e coordinate fondamentali, per trovare un orientamento sui modi adeguati di incarnare la missione nello spazio digitale. «Pensare e sperimentare forme nuove di partecipazione, nuovi codici e nuovi modi di comunicare la fede: si tratta di una grande sfida con risvolti potenzialmente fecondi in un tempo complesso come l’attuale» si legge nell’introduzione firmata da Assunta Steccanella. «Porsi alla scuola dei percorsi comunicativi dei giovani offre alla pastorale non solo la possibilità di entrare in relazione con loro ma anche di imparare nuove vie per il cammino dell’evangelizzazione tout court».

Il procedere della ricerca si muove fra tre poli: l’ascolto, il discernimento, le pratiche, secondo lo schema proprio della teologia pratica che mette in circolo prassi e teoria in un rimando continuo che ha come sfondo la centralità dell’agire umano nel processo conoscitivo.

La prima parte del libro – In ascolto del mondo giovanile – si sofferma su alcune prassi di comunicazione attraverso i new media, sul ruolo delle emozioni e sulla portata comunicativa dell’agire concreto (contributi di Carlo Meneghetti, Domenico Cravero e di alcuni componenti della fraternità del Sermig).

Il secondo passaggio – Coordinate per il discernimento sul mondo giovanile – considera i criteri che valgono per tutta l’azione evangelizzatrice della Chiesa mettendo a tema quelle coordinate che sembrano particolarmente preziose quando ci si voglia rivolgere ai giovani e abitare lo spazio digitale (Roberto Tommasi, Sergio Gaburro, Dario Vivian, Assunta Steccanella, Leonardo Paris, Giorgio Bonaccorso, Lorenzo Voltolin).

La terza e ultima parte si concentra sulle Nuove pratiche per il mondo giovanile, presentando alcune concrete esperienze di comunicazione della fede in ambiente digitale, che possono aprire l’orizzonte di ricerca e progettazione di prassi a-venire che assumano un linguaggio capace di comunicare il vangelo: un piccolo tentativo di inculturazione della fede verso il mondo giovanile in ambiente digitale.

«Il confronto con la comunicazione digitale che viene introdotto nel testo sollecita e accompagna il lettore verso la conoscenza di una realtà che abbraccia diverse dimensioni, personali e sociali. In e per mezzo di essa il soggetto è coinvolto: nelle sue emozioni, con la sua immaginazione, attraverso il linguaggio visivo e sonoro – subìto e agìto – egli elabora il proprio universo interpretativo della realtà» spiega Steccanella.

«Scopo del cammino svolto è stato quello di individuare e offrire alcune coordinate orientative per il lavoro di comprensione e di apprendimento di un tale modo – multimediale – di comunicare, prezioso anche per la comunicazione della fede, in particolare verso i giovani. Non si tratta di una missione impossibile: una sollecitazione emergente, infatti, è a riscoprire il patrimonio di linguaggi performativi propri della tradizione cristiana, così contemporanei nella loro struttura. La sfida è quella di ri-mediarli adeguatamente nell’ambiente digitale, uno spazio di evangelizzazione non più nuovo, molto frequentato ma non sempre valorizzato».

  • STECCANELLA A. – VOLTOLIN L. (a cura), collana Sophìa Praxis, Ed. Messaggero, Padova 2022, pp. 296, € 23,00, EAN 9788825054606 .

Pedagogia catechetica interculturale: strutturazione teorica per una disciplina emergente

di Antony Christy Lourdunathan sdb

 

Lo studio intende sviluppare un’adeguata impostazione teorica per la Pedagogia Catechetica Interculturale (ICP = Intercultural Catechetical Pedagogy), disciplina emergente definita nella prima parte dello studio come approccio all’interno del processo di educazione alla fede, reso possibile dall’incontro tra le discipline della teologia interculturale, della comunicazione interculturale e della pedagogia interculturale. Presenta l’ICP come il risultato di interazioni durature e vitali tra la fede cristiana, la cultura locale e le culture coesistenti in una comunità che promuove e favorisce una mentalità pedagogica, comprensiva della maturità cristiana. È presentata simultaneamente come un processo di approfondimento dell’identità personale, che genera significati interpersonali, sviluppa interdipendenze illuminanti e nutre la solidarietà universale, fondata su una visione olistica della fede, radicata in una determinata cultura. Il libro presenta la Pedagogia Catechetica Interculturale come pratica della comunicazione teologico-pedagogica della buona novella del Regno di Dio, promessa incomparabile e immortale per l’intera umanità.

 

Intercultural Catechetical Pedagogy: Theoretical Scaffolding for an Emergent Discipline

OVERVIEW

The Study intends to evolve an adequate theoretical scaffolding for Intercultural Catechetical Pedagogy (ICP), an emergent discipline defined in the first part of the Study as an approach within the process of education to faith, made possible as a result of a sustained encounter among the disciplines of Intercultural theology, Intercultural communication and Intercultural pedagogy. It presents ICP as an outcome of sustained life-defining interactions between Christian faith, local culture and the co-existing cultures in a community and as a pedagogical mindset which understands Christian Maturity, at one and the same time, as a process of deepening personal identities, fostering interpersonal meanings, developing enlightening interdependencies and promoting universal solidarity, grounded on a holistic vision of faith, rooted in a culture. The book presents, Intercultural Catechetical Pedagogy as a practical theologico-pedagogical communication of the good news of the Reign of God, which is an incomparable and undying promise to the entire humanity.

 

Lourdunathan Antony Christy – Intercultural Catechetical Pedagogy

 

Disponibile:

all’Istituto di Catechetica e anche su

https://www.ispck.org.in/book/intercultural-catechetical-pedagogy

“Catechetica” di Luciano Meddi

Luciano Meddi, Catechetica, EDB, Bologna 2022, pp. 272.

 

Descrizione

Per tutto il XX secolo la catechesi e la sua riflessione scientifica – la catechetica – hanno ricercato le vie più adatte per collaborare alla conversione missionaria. Una conversione richiesta dall’evidente trasformazione del ruolo della religione nelle culture contemporanee, soprattutto in Europa. Di conseguenza anche la formazione cristiana è stata invitata a rinnovarsi nel metodo, nell’annuncio, nella relazione con le culture, nel processo di proposta e iniziazione cristiana.
Il concilio Vaticano II ne ha sollecitato diversi approfondimenti, che riguardano l’educazione dei cristiani, l’annuncio permanente della fede, l’accompagnamento della sua maturità, l’inserimento vivo dei battezzati nella Chiesa. Questi approfondimenti hanno seguito le diverse stagioni della receptio conciliare. Dapprima si è proposta la catechesi evangelizzatrice con lo scopo di dare nuovo alimento alla tradizione e alla vita di fede delle comunità cristiane; successivamente si è preferito un impianto missionario finalizzato a dare sostegno alla nuova evangelizzazione per rafforzare la domanda di sacramento. Oggi si è alla ricerca di una visione che si concentri soprattutto sui processi interiori e spirituali della persona a cui si rivolge il messaggio cristiano.
Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.

 

Sommario

Abbreviazioni e sigle.

Introduzione. I molti nomi della catechesi.

1 La nascita della catechesi contemporanea.

  1. L’educazione dei cristiani nei diversi post-concilio.
  2. La proposta catechetica italiana.
  3. Il compito della catechesi nella missione della Chiesa.
  4. Teologia della catechesi: lasciar operare lo Spirito di Dio.
  5. Antropologia catechetica: il ruolo della persona e i suoi dinamismi.
  6. Il contesto ecclesiale della catechesi.
  7. L’itinerario della catechesi.
  8. La comunicazione del messaggio.
  9. L’accompagnamento per la risposta di fede.
  10. La mistagogia e formazione della vita cristiana.
  11. L’iniziazione cristiana dei ragazzi.
  12. Le pratiche catechistiche.

 

Note sull’autore

Luciano Meddi è professore ordinario di Catechesi missionaria alla Pontificia Università Urbaniana e professore invitato all’Università Pontificia Salesiana.

Con EDB ha pubblicato: Ridire la fede in parrocchia. Percorsi di evangelizzazione e di formazione (2010).

Tra le sue pubblicazioni recenti: Il cammino di fede. Riorganizzare la catechesi parrocchiale (Elledici 2016); La catechesi oltre il catechismo. Saggi di catechetica fondamentale (Urbaniana University Press 2018); Il Primo Annuncio. Questione di narrazioni e di racconti (Elledici 2019).

 

FAMIGLIA volume monografico

FAMIGLIA

Il 22° volume delle monografie de “La Civiltà Cattolica”

12 Maggio 2022

La lunga vicenda dell’intera umanità, e quindi anche quella molto più breve della Chiesa, «è popolata da famiglie, da generazioni, da storie di amore e di crisi familiari», scriveva papa Francesco in Amoris laetitia (AL 8), la sua Esortazione apostolica post-sinodale sull’amore nella famiglia. La storia del mondo si è strutturata costantemente intorno a questo vincolo fondamentale.

 

D’altra parte, essere famiglia è diverso oggi rispetto al passato. Le famiglie, come la società, sono attraversate da processi di deistituzionalizzazione e individualizzazione. Osserviamo il calo del numero dei matrimoni e una privatizzazione del vivere insieme; assistiamo anche alla riformulazione del rapporto tra i generi. Inoltre, le fasi di transizione alla vita adulta, sempre più posticipate e non sincronizzate, influiscono sulla decisione di costruire una famiglia, che non è considerata dai giovani tappa essenziale del divenire adulti. Oggi si sposano prevalentemente gli adulti, non i giovani che diventano adulti e, spesso, si diventa genitori prima di sposarsi. Vivere insieme significa oggi scegliere costantemente di rimanere in una relazione impegnativa, ma meno vincolata del passato.

Eppure la coppia resta il motore di qualsiasi progetto familiare. Per questo motivo il benessere delle coppie, e delle famiglie cui danno inizio, dovrebbe essere oggetto di cura e preoccupazione per tutti, perché comunità sane si mantengono tali grazie a relazioni di coppia positive e sempre in evoluzione, seppur zoppicanti e imperfette. Cosa può favorire la stabilità e la durata di una coppia nel tempo? L’amore è solo questione di casualità, o di fortuna, alla base della magia e insieme delle delusioni più cocenti dell’esistenza? L’amore può durare nel tempo?

Con questa particolare attenzione sulla coppia, e in vista del X Incontro Mondiale delle Famiglie (22-26 giugno 2022), abbiamo voluto raccogliere, in un nuovo volume della collana Accénti, alcuni dei numerosi saggi dedicati da La Civiltà Cattolica alla famiglia, che affrontano il tema dal punto di vista psicologico, sociologico, pedagogico, teologico e biblico.

Il primo saggio di Giovanni Cucci è dedicato proprio alla coppia e alla sfida del tempo, e si sofferma su alcuni aspetti, soprattutto psicologici, che possono risultare decisivi per la stabilità e la durata della relazione. Thomas Casey indaga sulla forza della famiglia, un’istituzione di grande importanza per la nostra vita personale e sociale, che influenza in maniera decisiva il nostro modo di agire e di comportarci. A seguire, ancora p. Cucci, con due focus sugli specifici ruoli della madre e del padre nello sviluppo del bambino e nella maturazione della sua vita di fede. Diego Fares ci introduce, quindi, al modello pedagogico di papa Francesco per l’educazione dei figli, che può essere sintetizzato in un’affermazione: «Farsi carico dei desideri e non maltrattare i limiti». Giancarlo Pani ci guida alla scoperta del tema, sconosciuto agli antichi, dei diritti dell’infanzia e del ruolo del cristianesimo nella loro valorizzazione. Un ulteriore articolo di p. Cucci, che si connette con il primo del volume, ripercorre le principali caratteristiche del matrimonio dal punto di vista psicologico-culturale, che lo configurano come un’esperienza di «eternità nel tempo» unica nel suo genere. Seguono poi due saggi a sfondo biblico: Jean-Pierre Sonnet s’interroga sull’associazione biblica tra il giardino e la coppia umana, che troviamo nel Cantico dei Cantici; e Marc Rastoin ci presenta i molti racconti biblici che ci descrivono tutte le realtà della vita familiare, dalle più felici alle più difficili. Gian Luigi Brena, poi, ci accompagna nella comprensione di uno dei principi ermeneutici dell’Amoris laetitia e della vita di coppia, quello della misericordia. Il volume si chiude con due contributi dedicati all’Esortazione apostolica post-sinodale di papa Francesco: un commento al testo e una conversazione sull’Amoris laetitia con il cardinale Christoph Schönborn, considerato dal Papa uno dei più lucidi interpreti di questo documento magisteriale.

Consegniamo questo volume ai nostri lettori nella speranza di restare nel solco di quel «linguaggio di complicità», di cui parla il card. Schönborn a proposito dell’Esortazione apostolica di papa Francesco, che sa aprire un dialogo vivo con gli sposi e con le famiglie, perché si sentano capite e valorizzate.

STORIA DELLA CATECHESI

PRESENTAZIONE – EDITRICE LAS

Presso l’Aula Don J. E. Vecchi, il 12 maggio, alle ore 15.00, l’Istituto di Catechetica della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, ha organizzato la presentazione della “Storia della catechesi”, in quattro volumi, della Collana “Catechetica, Educazione e Religione”, edita dalla LAS.

Murawski Roman, Storia della Catechesi. 1, Età Antica

La Rosa Luigi, Storia della Catechesi. 2. Dire Dio nel Medioevo

Btaido Pietro, Storia della Catechesi. 3. Dal “tempo delle Riforme” all’età degli imperialismi

Biancardi Giuseppe – Gianetto Ubaldo, Storia della Catechesi. 4. Il movimento catechistico

antica (2021).

L’incontro, seguito di presenza e online, ha visto la partecipazione di allievi ed exallievi dell’Istituto e cultori di storia della Chiesa, della Congregazione Salesiana e della catechesi.

 

Dopo il saluto del Decano FSE Prof. Antonio Dallagiulia, sono intervenuti il prof. Angelo Giuseppe Dibisceglia, docente di Storia della Chiesa, il prof. José María Pérez Navarro, fsc, catecheta e direttore della Rivista “Sinite”, i due autori viventi il prof. Giuseppe Biancardi sdb, coautore con Ubaldo Gianetto, del volume sulla catechesi contemporanea (2015) e il prof. Luigi La Rosa, autore del volume sulla catechesi medioevale (2022).

Ha moderato l’incontro il prof. Giuseppe Ruta.

Sono stati ricordati anche i salesiani autori deceduti: oltre a Ubaldo Gianetto, Pietro Braido, autore del volume sulla catechesi moderna (2014), e Roman Murawski, autore del volume sulla catechesi antica (2021).

A conclusione i vari relatori hanno potuto rispondere ad alcuni interrogativi suscitati dalla presentazione e il Direttore, Ubaldo Montisci ha, infine, ringraziato relatori e intervenuti, richiamando quanto detto: si tratta di un unicum nel panorama degli studi storici e catechetici, un’opera rilevante di 2256 pagine (è questo il totale dei quattro volumi) che documentano il profilo genetico della catechesi dalle origini alla contemporaneità.

L’incontro, durato due ore, è stato il modo di recuperare la memoria di questo “antiquum ministerium”, come l’ha definito Papa Francesco nel motu proprio del 10 maggio 2021 scorso, un’opportunità preziosa di riflessione per un rilancio della catechesi per l’oggi e il futuro.

A partire e non a prescindere dalle radici della storia.

 

I volumi presentati:

 

 

Alcuni scatti dell’evento:

 

 

http://rivistadipedagogiareligiosa.unisal.it/?p=24371

“Catechetica”
Luciano Meddi

Luciano Meddi

 

 

 

 

Nel XX secolo, sotto l’influsso del Vaticano II, la catechesi e la sua riflessione scientifica – la catechetica – hanno ricercato le vie più adatte per collaborare alla conversione missionaria, assumendo via via uno stile sempre più dialogico e propositivo.

Una conversione richiesta dall’evidente trasformazione del ruolo della religione nelle culture contemporanee, soprattutto in Europa.

Di conseguenza anche la formazione cristiana è stata invitata a rinnovarsi nel metodo, nell’annuncio, nella relazione con le culture, nel processo di proposta e iniziazione cristiana.

Il Concilio Vaticano II ne ha sollecitato diversi approfondimenti, che riguardano l’educazione dei cristiani, l’annuncio permanente della fede, l’accompagnamento della sua maturità, l’inserimento vivo dei battezzati nella Chiesa.

Questi approfondimenti hanno seguito le diverse stagioni della receptio conciliare. Dapprima si è proposta la catechesi evangelizzatrice, con lo scopo di dare nuovo alimento alla tradizione e alla vita di fede delle comunità cristiane; successivamente si è preferito un impianto missionario finalizzato a dare sostegno alla nuova evangelizzazione, per rafforzare la domanda di sacramento.

Oggi si è alla ricerca di una visione che si concentri soprattutto sui processi interiori e spirituali della persona a cui si rivolge il messaggio cristiano.

Storia della Catechesi. 2.

Dire Dio nel Medioevo

Ponendosi in continuità con il testo di R. Murawski, Storia della catechesi, vol. 1: Età antica, Roma, LAS 2021, il volume intende offrire un quadro complessivo della variegata proposta catechistica elaborata dalla Chiesa nell’arco del lungo periodo medioevale.

In via preliminare, nel I capitolo lo studio evidenzia due chiari legami di continuità tra catechesi antica e medioevale: la trasmissione del contenuto essenziale della fede cristiana, sintetizzato nel Credo e nel Padre nostro, nel quadro di una mentalità profondamente simbolica. Segue l’illustrazione delle categorie concettuali, bibliche, simboliche e razionali, sottese alla realizzazione della strumentazione catechistica, agli stili di evangelizzazione e di vita cristiana maturati nell’età di mezzo.

Il II capitolo dà inizio alla “narrazione” storica, illustrando il lungo travaglio del meticciato che porta ad una nuova formazione geo-politica-religiosa, animata dal cristianesimo, capace di una grande carica evangelizzatrice. Numerosi sono i protagonisti. Anzitutto i traghettatori della cultura antica: Cassiodoro, Isidoro di Siviglia, Gregorio Magno. Quindi quelli immersi nell’azione pastorale diretta, come Cesario di Arles, Eligio di Noyon, Ambrogio Autperto. I grandi missionari come Colombano, Martino di Braga, Pirmino, Bonifacio. Vediamo il formarsi di una nuova strumentazione catechistica ad uso dei pastori, che dai semplici inizi si fa sempre più sofisticata: gli Ioca monachorum, il Liber scintillarum, i sermonari, gli omeliari e i penitenziali; mentre per le élites culturali vengono elaborati gli specchi e le narrazioni storiche che leggono le vicende nazionali come una pagina biblica in cui Dio porta avanti il suo progetto salvifico.

Il III capitolo narra il tempo della christianitas e della catechesi imperiale di Carlo Magno, animata da Alcuino e dai membri della Schola palatina, fra cui emerge la figura di Rabano Mauro.

Le pagine del IV capitolo mettono invece a confronto la catechesi monastica e quella scolastica alla luce della sfida “ragione e fede”. Numerosi sono i protagonisti: Anselmo d’Aosta, Abelardo, Lullo, i Vittorini, Bernardo, Aelredo, Baldovino. Il dibattito trova una soluzione nella nuova pragmatica degli ordini mendicanti.

Il V capitolo mostra come nel Basso Medioevo è già maturo un linguaggio totale per parlare di Dio, che si esprime in predicazione, immagini, drammi sacri, agiografia, poesia didattica popolare, settenari. Un linguaggio di cui sono rappresentanti illustri Ugo di San Vittore, Dante e Tommaso d’Aquino.

Da ultimo, il VI capitolo si sofferma su quelle composizioni che possono essere considerate come “protocatechismi”: l’Elucidarium di Onorio di Autun, lo Scivias di Ildegarda di Bingen, il Catechismo cesaroaugustano, la catechesi biblica di Isabel de Villena, alcuni scritti umanistici. Questa strumentazione già offre ai posteri le quattro colonne portanti di ogni catechesi: credo, sacramenti-preghiera, comandamenti, Novissimi. Tutta la ricostruzione si conclude con le due grandi figure che chiudono l’epoca medioevale e aprono l’età moderna dei catechismi: Gersone ed Erasmo.

Storia della catechesi. Vol. 1: Età antica

La collana “Catechetica, educazione e religione” presenta il primo di una serie di volumi che vorrebbero offrire una presentazione sistematica di tutta la storia della catechesi.

Su un terreno di studio decisamente esteso, ROMAN MURAWSKI, autore del presente contributo, si ritaglia un’area di lavoro ben precisa, occupandosi della catechesi antica, cioè quella che è venuta sviluppandosi lentamente a partire dagli inizi della predicazione apostolica sino al VI secolo.

La formazione della Chiesa come istituzione corre parallela a quella del cristianesimo come religione. Verso la fine del II secolo, infatti, è ormai attestata l’esistenza di un’istituzione che comprende una costellazione di Chiese locali disseminate nel bacino del Mediterraneo, tra cui spiccano Roma, Alessandria e Antiochia. Incentrate sulle figure dei vescovi, dotati di ampi poteri di governo e assistiti da presbiteri e diaconi, le Chiese locali comunicano tra di loro attraverso la corrispondenza e si coordinano mediante sinodi che decidono in merito a questioni importanti. Dotate di un canone di scritti rivelati – le Scritture ebraiche, rilette come Antico Testamento, e il corpus degli scritti del Nuovo – posseggono forme di liturgia e culto comuni. Alla fine del II secolo si può dunque parlare dell’esistenza, oltre che della «grande Chiesa» come istituzione, di una vera e propria religione cristiana, distinta dalla sua matrice giudaica, che ha una chiara base sociale, è strutturata istituzionalmente, ha proprie credenze, pratiche e testi normativi, i caratteri fondamentali che definiscono una religione.