Articolo Laico non vuol dire affatto, l’opposto di credente (o di cattolico) e non indica, di per sé, né un credente né un ateo né un agnostico.
Laicità non è un contenuto filosofico, bensì una forma mentis; è essenzialmente la capacità di distinguere ciò che è dimostrabile razionalmente da ciò che è invece oggetto di fede, a prescindere dall’adesione o meno a tale fede; di distinguere le sfere e gli ambiti delle diverse competenze, in primo luogo quelle della Chiesa e quelle dello Stato.
La laicità non si identifica con alcun credo, con alcuna filosofia o ideologia, ma è l’attitudine ad articolare il proprio pensiero (ateo, religioso, idealista, marxista) secondo principi logici che non possono essere condizionati, nella coerenza del loro procedere, da nessuna fede, da nessun pathos del cuore. La cultura— anche cattolica — se è tale è sempre laica – non può non affidarsi a criteri di razionalità e la dimostrazione di un teorema, anche se fatta da un Santo della Chiesa, deve obbedire alle leggi della matematica e non al catechismo.
Leggi l’approfondimento
News
- SANTISSIMA TRINITA’
- ASCENSIONE DEL SIGNORE
- VI DOMENICA DI PASQUA
- Festa dei Partenti dell’Istituto di Catechetica UPS
- V DOMENICA DI PASQUA
- Corso estivo IdR: Il sapere religioso nel tempo del dialogo
- "Essere leader in una Chiesa sinodale – formarsi al discernimento ecclesiale per...
- IV DOMENICA DI PASQUA
- Global RE© March - April 2025
- III DOMENICA DI PASQUA