Webinar n.2 “La catechesi nel processo di evangelizzazione a partire dal Direttorio”

Webinar sul Direttorio per la catechesi: secondo incontro

Il secondo appuntamento, guidato da Don Giuseppe Ruta, ha avuto luogo il 25 febbraio con le relazioni del catecheta maltese Don Carl Mario Sultana sul tema Il rapporto tra il primo annuncio e la catechesi di tipo kerigmatico e della teologa della liturgia Sr. Elena Massimi, Fma, sulla Ispirazione catecumenale e mistagogica del nuovo Direttorio.

Qui sotto la video-registrazione dell’incontro.

Webinar: Accompagnare l’annuncio della fede in famiglia

Nella sezione “trasformazioni pastorali” del documento Ripartiamo insieme (2020) vengono date cinque indicazioni che richiedono un deciso cambio di mentalità. La seconda tra queste interessa direttamente la famiglia: «Abbiamo compreso di dover assumere la catechesi nelle famiglie» (p. 7). A partire da quest’opzione, nell’incontro si prende in esame il compito della famiglia nell’educazione alla fede dei figli. A questa riflessione si accompagna un interrogativo impegnativo: qual è il ruolo dei catechisti nel sostenere e accompagnare questo compito primario attribuito alle famiglie?

 

video del webinar

MATERIALI

Accompagnare l’annuncio della fede in famiglia

Accompagnare l’annuncio …

Lavoro di gruppo

 

9-10-11 marzo 2021 Il deserto, la strada e la città…

Gli esercizi spirituali organizzati dall’Ufficio Catechistico Nazionale, grazie alla preziosa collaborazione dei Direttori regionali per la catechesi. Un percorso che unisce in un cammino condiviso di riflessione e di preghiera in vista della Pasqua le equipe diocesane e tutti gli operatori parrocchiali e territoriali nell’ambito della catechesi
*ACCESSIBILI IN LINGUA DEI SEGNI*

 

Sulla scia positiva degli scorsi webinar di formazione e per continuare ad alimentare una forma concreta di presenza nel territorio e di fattiva collaborazione e condivisione con le diocesi ed i catechisti parrocchiali, abbiamo il piacere presentarvi  gli “Esercizi Spirituali dell’UCN

Il deserto, la strada e la città
Sono queste le tre tappe che gli esercizi spirituali offriranno a tutti i partecipanti. Un piccolo percorso per accompagnare Gesù nel tempo di Quaresima. Un modo semplice per esercitare la dimensione spirituale, quella più profonda del cuore e della mente, confrontandosi con la Parola di Dio.
Gli esercizi si svolgeranno – nella modalità on line tramite Cisco Webex Events – nei giorni 9-10-11 marzo 2021 – come cammino spirituale quaresimale in preparazione alla Santa Pasqua, dalle ore 19.00 alle ore 19.30 (apertura della stanza ore 18.45)

La tre giorni sarà guidata dal Prof. Don Dionisio CANDIDOBiblista e Responsabile del Settore dell’Apostolato Biblico dell’UCN.

Questo il link per l’iscrizione tramite il portale iniziative della CEI: https://iniziative.chiesacattolica.it/esercizispiritualiucn
All’atto dell’accettazione della vostra iscrizione da parte della Segreteria UCN riceverete una email contenente i link per accedere alle sessioni di lavoro, alcune indicazioni pratiche per l’accesso ed eventuali dispense necessarie per la preparazione agli incontri.

La vita cristiana dei catechisti – Incontro di formazione

Il Webinar tenuto dal prof. Ubaldo Montisci si inserisce nel ciclo formativo rivolto ai catechisti di numerose parrocchie salesiane del Centro e Nord  Italia.

Il tema dell’incontro, il terzo della serie, è La vita cristiana dei catechisti. Trovate allegati la conferenza, il PowerPoint utilizzato, la scheda di lavoro, il video del Webinar.

IL VIDEO

La vita cristiana del catechista doc

La vita cristiana del catechista ppt

Quaresima – Pasqua 2021. Sussidio liturgico-pastorale

Questo sussidio liturgico-pastorale ci aiuti a vivere intensamente questi tempi, consapevoli come scrive il papa che «Vivere una Quaresima con speranza vuol dire sentire di essere, in Gesù Cristo, testimoni del tempo nuovo, in cui Dio “fa nuove tutte le cose” (cfr. Ap 21,1-6).

Presentazione

Il tempo che stiamo attraversando è tinto ancora d’incertezza, di stanchezza e di paura. «Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi». Così papa Francesco descriveva i sentimenti dell’intera umanità nel cuore della Quaresima dello scorso anno (Sagrato della Basilica di San Pietro, 27 marzo 2020). Ma se la situazione sanitaria sembra non darci tregua, l’impegno di tanti fratelli e sorelle e la loro testimonianza di carità aprono il cuore alla speranza. Le parole e i gesti profumati di amore ci ricordano che la morte non è l’ultima parola, che la speranza non può morire; essi annunciano che la Vita vince la morte! È la forza e la bellezza dell’annuncio pasquale!

Nel messaggio per la Quaresima di quest’ anno il papa ha scritto: «Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione. Il tempo di Quaresima è fatto per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della sua Creazione, mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata (cfr. Enc. Laudato si’, 32-33.43-44). È speranza nella riconciliazione, alla quale ci esorta con passione San Paolo: “Lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20)».

Accogliamo allora questo tempo dell’anno liturgico lasciandoci illuminare, sin dall’inizio, dalla luce della Pasqua alla quale l’itinerario penitenziale della Quaresima conduce. Il cuore di ciascuno, da subito, fa proprie le parole che la liturgia pone sulla bocca di tutti nel canto della sequenza pasquale immaginandole già sulle labbra di Maria di Magdala: «Cristo, mia speranza, è risorto!». È il grido di gioia che squarcia l’oscurità della notte e annuncia l’alba di un nuovo giorno. «Maria di Magdala, si recò al sepolcro di buon mattino, quando era ancora buio» (Gv 20,1). Mentre l’esperienza del buio, dell’oscurità, del peccato e della morte tendono ad avvolgere la nostra vita, la Quaresima è il «tempo favorevole» per prenderne coscienza ma soprattutto per lasciarci afferrare da Cristo, il Crocifisso Risorto che ci prende per mano, ci strappa al peccato e alla morte e ci riconsegna alla Vita. Mistero di misericordia e di luce: evento fondante della nostra fede dove affondano le radici della speranza cristiana.

Alla Pasqua si arriva attraverso la croce ma proprio la croce diventa la vera via alla Vita, non solo perché ci narra di un Dio che fa con noi un’alleanza d’amore, ma perché proprio tramite la croce Dio è entrato nella morte per svegliarci da essa. Le tenebre vengono meno, non riescono a trattenere la potenza della luce. E anche quando ci si trova immersi nel peccato, tutto il mistero della Pasqua ci fa percepire una forza che dissipa la nostra notte, la riveste di speranza e la inonda di una luce che lava ogni colpa.

Questo sussidio liturgico-pastorale ci aiuti a vivere intensamente questi tempi, consapevoli come scrive il papa che «Vivere una Quaresima con speranza vuol dire sentire di essere, in Gesù Cristo, testimoni del tempo nuovo, in cui Dio “fa nuove tutte le cose” (cfr. Ap 21,1-6). Significa ricevere la speranza di Cristo che dà la sua vita sulla croce e che Dio risuscita il terzo giorno, “pronti sempre a rispondere a chiunque [ci] domandi ragione della speranza che è in [noi]” (1Pt 3,15)».

 

✠ Stefano Russo

Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana

 

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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2021

“Ecco, noi saliamo a Gerusalemme…” (Mt 20,18).
Quaresima: tempo per rinnovare fede, speranza e carità.

 

Cari fratelli e sorelle,

annunciando ai suoi discepoli la sua passione, morte e risurrezione, a compimento della volontà del Padre, Gesù svela loro il senso profondo della sua missione e li chiama ad associarsi ad essa, per la salvezza del mondo.

Nel percorrere il cammino quaresimale, che ci conduce verso le celebrazioni pasquali, ricordiamo Colui che «umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce» (Fil 2,8). In questo tempo di conversione rinnoviamo la nostra fede, attingiamo l’“acqua viva” della speranza e riceviamo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo. Nella notte di Pasqua rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, per rinascere uomini e donne nuovi, grazie all’opera dello Spirito Santo. Ma già l’itinerario della Quaresima, come l’intero cammino cristiano, sta tutto sotto la luce della Risurrezione, che anima i sentimenti, gli atteggiamenti e le scelte di chi vuole seguire Cristo.

Il digiuno, la preghiera e l’elemosina, come vengono presentati da Gesù nella sua predicazione (cfr Mt 6,1-18), sono le condizioni e l’espressione della nostra conversione. La via della povertà e della privazione (il digiuno), lo sguardo e i gesti d’amore per l’uomo ferito (l’elemosina) e il dialogo filiale con il Padre (la preghiera) ci permettono di incarnare una fede sincera, una speranza viva e una carità operosa.

  1. La fede ci chiama ad accogliere la Verità e a diventarne testimoni, davanti a Dio e davanti a tutti i nostri fratelli e sorelle.

In questo tempo di Quaresima, accogliere e vivere la Verità manifestatasi in Cristo significa prima di tutto lasciarci raggiungere dalla Parola di Dio, che ci viene trasmessa, di generazione in generazione, dalla Chiesa. Questa Verità non è una costruzione dell’intelletto, riservata a poche menti elette, superiori o distinte, ma è un messaggio che riceviamo e possiamo comprendere grazie all’intelligenza del cuore, aperto alla grandezza di Dio che ci ama prima che noi stessi ne prendiamo coscienza. Questa Verità è Cristo stesso, che assumendo fino in fondo la nostra umanità si è fatto Via – esigente ma aperta a tutti – che conduce alla pienezza della Vita.

Il digiuno vissuto come esperienza di privazione porta quanti lo vivono in semplicità di cuore a riscoprire il dono di Dio e a comprendere la nostra realtà di creature a sua immagine e somiglianza, che in Lui trovano compimento. Facendo esperienza di una povertà accettata, chi digiuna si fa povero con i poveri e “accumula” la ricchezza dell’amore ricevuto e condiviso. Così inteso e praticato, il digiuno aiuta ad amare Dio e il prossimo in quanto, come insegna San Tommaso d’Aquino, l’amore è un movimento che pone l’attenzione sull’altro considerandolo come un’unica cosa con sé stessi (cfr Enc. Fratelli tutti, 93).

La Quaresima è un tempo per credere, ovvero per ricevere Dio nella nostra vita e consentirgli di “prendere dimora” presso di noi (cfr Gv 14,23). Digiunare vuol dire liberare la nostra esistenza da quanto la ingombra, anche dalla saturazione di informazioni – vere o false – e prodotti di consumo, per aprire le porte del nostro cuore a Colui che viene a noi povero di tutto, ma «pieno di grazia e di verità» (Gv 1,14): il Figlio del Dio Salvatore.

  1. La speranza come “acqua viva” che ci consente di continuare il nostro cammino

La samaritana, alla quale Gesù chiede da bere presso il pozzo, non comprende quando Lui le dice che potrebbe offrirle un’“acqua viva” (Gv 4,10). All’inizio lei pensa naturalmente all’acqua materiale, Gesù invece intende lo Spirito Santo, quello che Lui darà in abbondanza nel Mistero pasquale e che infonde in noi la speranza che non delude. Già nell’annunciare la sua passione e morte Gesù annuncia la speranza, quando dice: «e il terzo giorno risorgerà» (Mt 20,19). Gesù ci parla del futuro spalancato dalla misericordia del Padre. Sperare con Lui e grazie a Lui vuol dire credere che la storia non si chiude sui nostri errori, sulle nostre violenze e ingiustizie e sul peccato che crocifigge l’Amore. Significa attingere dal suo Cuore aperto il perdono del Padre.

Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione. Il tempo di Quaresima è fatto per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della sua Creazione, mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata (cfr Enc. Laudato si’, 32-33.43-44). È speranza nella riconciliazione, alla quale ci esorta con passione San Paolo: «Lasciatevi riconciliare con Dio» (2 Cor 5,20). Ricevendo il perdono, nel Sacramento che è al cuore del nostro processo di conversione, diventiamo a nostra volta diffusori del perdono: avendolo noi stessi ricevuto, possiamo offrirlo attraverso la capacità di vivere un dialogo premuroso e adottando un comportamento che conforta chi è ferito. Il perdono di Dio, anche attraverso le nostre parole e i nostri gesti, permette di vivere una Pasqua di fraternità.

Nella Quaresima, stiamo più attenti a «dire parole di incoraggiamento, che confortano, che danno forza, che consolano, che stimolano, invece di parole che umiliano, che rattristano, che irritano, che disprezzano» (Enc. Fratelli tutti [FT], 223). A volte, per dare speranza, basta essere «una persona gentile, che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire una parola di stimolo, per rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza» (ibid., 224).

Nel raccoglimento e nella preghiera silenziosa, la speranza ci viene donata come ispirazione e luce interiore, che illumina sfide e scelte della nostra missione: ecco perché è fondamentale raccogliersi per pregare (cfr Mt 6,6) e incontrare, nel segreto, il Padre della tenerezza.

Vivere una Quaresima con speranza vuol dire sentire di essere, in Gesù Cristo, testimoni del tempo nuovo, in cui Dio “fa nuove tutte le cose” (cfr Ap 21,1-6). Significa ricevere la speranza di Cristo che dà la sua vita sulla croce e che Dio risuscita il terzo giorno, «pronti sempre a rispondere a chiunque [ci] domandi ragione della speranza che è in [noi]» (1Pt 3,15).

  1. La carità, vissuta sulle orme di Cristo, nell’attenzione e nella compassione verso ciascuno, è la più alta espressione della nostra fede e della nostra speranza.

La carità si rallegra nel veder crescere l’altro. Ecco perché soffre quando l’altro si trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel bisogno… La carità è lo slancio del cuore che ci fa uscire da noi stessi e che genera il vincolo della condivisione e della comunione.

«A partire dall’amore sociale è possibile progredire verso una civiltà dell’amore alla quale tutti possiamo sentirci chiamati. La carità, col suo dinamismo universale, può costruire un mondo nuovo, perché non è un sentimento sterile, bensì il modo migliore di raggiungere strade efficaci di sviluppo per tutti» (FT, 183).

La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello. Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità. Così avvenne per la farina e l’olio della vedova di Sarepta, che offre la focaccia al profeta Elia (cfr 1 Re 17,7-16); e per i pani che Gesù benedice, spezza e dà ai discepoli da distribuire alla folla (cfr Mc 6,30-44). Così avviene per la nostra elemosina, piccola o grande che sia, offerta con gioia e semplicità.

Vivere una Quaresima di carità vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa della pandemia di Covid-19. Nel contesto di grande incertezza sul domani, ricordandoci della parola rivolta da Dio al suo Servo: «Non temere, perché ti ho riscattato» (Is 43,1), offriamo con la nostra carità una parola di fiducia, e facciamo sentire all’altro che Dio lo ama come un figlio.

«Solo con uno sguardo il cui orizzonte sia trasformato dalla carità, che lo porta a cogliere la dignità dell’altro, i poveri sono riconosciuti e apprezzati nella loro immensa dignità, rispettati nel loro stile proprio e nella loro cultura, e pertanto veramente integrati nella società» (FT, 187).

Cari fratelli e sorelle, ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare. Questo appello a vivere la Quaresima come percorso di conversione, preghiera e condivisione dei nostri beni, ci aiuti a rivisitare, nella nostra memoria comunitaria e personale, la fede che viene da Cristo vivo, la speranza animata dal soffio dello Spirito e l’amore la cui fonte inesauribile è il cuore misericordioso del Padre.

Maria, Madre del Salvatore, fedele ai piedi della croce e nel cuore della Chiesa, ci sostenga con la sua premurosa presenza, e la benedizione del Risorto ci accompagni nel cammino verso la luce pasquale.

Roma, San Giovanni in Laterano, 11 novembre 2020, memoria di San Martino di Tours

Francesco

“UNA CRISI DA NON SPRECARE: Il progetto di Vita delle persone con disabilità durante e dopo il Covid-19”

In allegato, la locandina del Webinar organizzato da questo Servizio Nazionale, dal titolo “UNA CRISI DA NON SPRECARE: Il progetto di Vita delle persone con disabilità durante e dopo il Covid-19”, che si terrà martedì 16 febbraio 2021, dalle ore 17:30 alle ore 19:00 (inizio collegamento a partire dalle ore 17), e sarà accessibile in Lingua dei Segni.

Il link di Webex Events, già comunicatoVi in precedenza, per poter accedere al Webinar (a partire dalle ore 17) e che potete condividere se ritenete anche con altre persone interessate, è il seguente:

https://chiesacattolica.webex.com/chiesacattolica/onstage/g.php?MTID=e39db4c98d3238ace1de6b8ba123a9abf

 

LOCANDINA:

Webinar-“UNA CRISI DA NON SPRECARE: Il progetto di Vita delle persone con disabilità durante e dopo il Covid-19”

Messaggio di Papa Francesco ai catechisti

ll 30 gennaio, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i partecipanti all’Incontro promosso dall’Ufficio Catechistico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana.
In questa occasione, il Papa ha consegnato un Chirografo indirizzato a tutti i catechisti.
Di seguito il testo:
1 Febbraio 2021
Cari catechisti,
vi chiedo di non perdere entusiasmo. Come gli artigiani, anche voi siete chiamati a plasmare l’annuncio con creatività. Non cedete allo scoraggiamento e allo sconforto.
Puntate sempre in alto, sostenuti dalla misericordia del Padre.
Il Papa v’incoraggia e vi sostiene.
Vedi il video di presentazione del messaggio

Evento presentazione del sussidio “Educate, infinito presente”

24/02/2021 dalle 15:30 alle 17:30

la Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università ha pubblicato il sussidio “Educare, infinito presente. La pastorale della Chiesa per la scuola”. Si tratta di uno strumento prezioso, che manifesta l’amore e l’impegno della comunità cristiana per l’educazione e la scuola in particolare.
Il testo è scaricabile liberamente al link https://educazione.chiesacattolica.it/educare-infinito-presente/
Fra gli obiettivi che il sussidio si prefigge, vi è quello di favorire la riflessione su temi di così viva attualità in ambito educativo, attraverso il confronto e la condivisione delle esperienze.
È per questo motivo che proponiamo un’incontro fissato per mercoledì 24 febbraio 2021
dalle ore 15,30 alle 17,30 sulla piattaforma Cisco Webex.A presentare il sussidio sarà mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, insieme all’ing. Stefano Versari, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna. Seguiranno gli interventi di tre direttori di Uffici diocesani: Daniela Noris (Bergamo), Mirko Campoli (Tivoli), don Francesco Rinaldi (Napoli).

Video del Webinar sul “Direttorio per la catechesi”

La pubblicazione del Direttorio per la catechesi, nel marzo dello scorso anno, ha suscitato ovunque un vivo interesse pastorale. Con l’andar del tempo, gli incontri volti a farlo conoscere e ad approfondirne i contenuti si sono moltiplicati. Su questa scia anche l’Istituto di Catechetica ha promosso un Webinar sul tema: La catechesi nel processo di evangelizzazione a partire dal “Direttorio”.

Quest’evento si caratterizza per essere il primo che non si rivolge primariamente ai catechisti di base, ma ha come interlocutori gli studiosi, i catecheti che operano a livello universitario o che dirigono gli Uffici di settore nelle loro nazioni. Ciò lo rende per il momento unico!

Il primo dei tre incontri previsti si è svolto nel pomeriggio del 27 gennaio. Hanno aderito all’iniziativa più di ottanta catecheti e pastoralisti dei diversi continenti: docenti universitari, membri di associazioni catechistiche nazionali e continentali, esponenti di dicasteri vaticani, dottorandi di diverse università.

L’incontro online è durato due ore. Dopo le parole di saluto da parte del Rettore, don Mauro Mantovani, il moderatore, don Ubaldo Montisci, Direttore dell’Istituto di Catechetica, ha introdotto i lavori e dato la parola ai Relatori che hanno sviluppato due argomenti inerenti il tema generale.

Il prof. Gianni Colzani, presbitero della diocesi di Milano, già ordinario di Antropologia teologica e Teologia della Missione presso l’Urbaniana, ha riflettuto su Evangelizzazione e Chiese missionarie nel “Direttorio”, mettendo in luce il tramonto di un modello di missione eurocentrico, la necessità di passare da un movimento missionario a delle Chiese missionarie, l’urgenza di riscoprire il ruolo dello Spirito nel processo di evangelizzazione.

Il prof. Miguel López Varela, presbitero di Santiago de Compostela (Spagna), docente di Teologia pastorale presso l’Università di Salamanca, ha esaminato il Rapporto tra il “Direttorio” e il pensiero pastorale di Papa Francesco, evidenziando l’influsso avuto sul testo sia dell’attuale Pontefice sia di Benedetto XVI e precisando poi le espressioni più significative del Papa riprese nel documento vaticano.

Al termine di ciascuno dei due brillanti interventi è seguito il confronto con i catecheti che hanno formulato domande di chiarimento ma anche significative integrazioni sulle due comunicazioni. Questo sono state volutamente sintetiche (20 minuti a testa) perché in precedenza era stato inviato a tutti i partecipanti un fascicolo contenente le relazioni e dei contributi di riflessione offerti liberamente da diversi studiosi e messi a disposizione di tutti.

Le finalità dell’incontro, favorire la conoscenza reciproca instaurando una trama di relazioni e condividere riflessioni ed esperienze, sono state pienamente raggiunte con soddisfazione di tutti.

 

Alleghiamo il link del video con la registrazione del Webinar:

 

L’iniziativa prosegue con la realizzazione di altri due incontri previsti per il 25 febbraio e 25 marzo p.v.